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C’è un modo semplice per capire perché l’acquisto dell’energia elettrica
fossile è una pura perdita di denaro per famiglie ed imprese. Ed è quello di paragonarlo all’affitto della casa. Come sa chiunque viva in affitto, le spese mensili del rateo non avranno alcun ritorno nel tempo. |
Quando lascerete la casa, tutti i soldi spesi resteranno al relativo
padrone, e in parte allo Stato come tassazione.
E con l’elettricità fossile è lo stesso. La comperiamo da un fornitore e la utilizziamo. Quando smettiamo di comprarla, il fornitore ci stacca la corrente. Ed ecco perché dobbiamo tutti investire nell’energia solare fotovoltaica. Grazie agli incentivi del Conto Energia varati nel 2006, l’investimento nel fotovoltaico, infatti, è quello che in assoluto meglio remunera il valore dei vostri risparmi (dal 7 all’11% per 20 anni; con garanzia dello Stato). Il processo attraverso cui un pannello fotovoltaico genera energia elettrica pulita resiste inalterato per tutti i 20 anni per i quali il produttore dei pannelli offre la garanzia. E 20 anni è infatti il periodo per il quale lo Stato vi pagherà la vostra energia elettrica prodotta con il sole. E, naturalmente, non c’è in Italia regione con un’insolazione maggiore della Sicilia. . E siccome lo Stato vi paga per la quantità di energia effettivamente messa in rete, ecco che non c’è in Europa posto più conveniente in cui installare i moduli fotovoltaici. Ecco come fare, allora. Trovate un edificio o un terreno orientato a Sud, per installarvi, diciamo, un impianto da 200 kW di potenza. Bastano, per intenderci, 1.600 mq. E’ possibile sezionare elettricamente questo impianto in dieci impianti da 20 kW, intestandoli a dieci diversi proprietari. Dal punto di vista burocratico va soltanto richiesta ad Enel l’installazione di dieci diverse utenze. |
Acquistando in blocco 200 kW da un singolo produttore di pannelli è possibile spuntare uno sconto significativo.
A quel punto il gioco è fatto e potete remunerare tutti i partner in gioco. Ad esempio, il 10% andrà a chi investe, il 6 % al proprietario del terreno o del tetto per la concessione del diritto di sfruttamento della superficie; e il 4 % alla banca o al soggetto finanziatore.
Ricordate che di un impianto fotovoltaico potete sapere tutto. Collegando alla rete internet con cavetto USB e una scheda da 300 € le apparecchiature elettroniche dell’impianto che convertono l’energia continua in alternata potete leggere online la produzione di energia in tempo reale (ogni cinque minuti).
E’ la fine, insomma, del principio faustiano del denaro che crea denaro da solo, senza l’intervento del lavoro umano o la generazione di energia. Ed è la fine degli inganni perpetrati da banche e società di investimento a risparmiatori pigri e pure un po’ contenti all’idea di prendere parte alla festa finché continuava.
Non dovrebbe meravigliarvi, allora, che proprio mentre le grandi banche italiane ed i loro avidi manager si ritrovano di fatto nelle mani dello Stato, registriamo in Italia una crescita delle installazioni fotovoltaiche del 500% sull’anno passato, quando pure la crescita fu di cinque volte sull’anno precedente.
L’era solare è arrivata. E’ tempo di prendervi parte tutti