Terza Ondata di Mario Pagliaro, 9 gennaio, 2008:

Vendere!

Che cosa, allora, limiti veramente lo sviluppo della Sicilia secondo le tre direttive ricerca-turismo-agricoltura, è facile riconoscerlo. L'inadeguata capacità di comunicare; e quella di organizzare il lavoro. Quanto più è nuovo sul mercato quello che produciamo, infatti, e tanto migliore dovrà essere la nostra capacità di comunicarlo.

E come ci ha insegnato Gianfranco Conte in Siamo tutti venditori www.siamotuttivenditori.it, la capacità di vendere era e resta la competenza strategica di chiunque lavori.

I giovani scienziati e i formidabili contadini siciliani sono accomunati dal pregio del loro lavoro; e dalla pressoch è completa incapacità di venderlo sul mercato; non dico come meriterebbe il suo valore. Ma nemmeno ad un quinto del valore che i clienti in realtà sono disposti a pagare.

Ed ecco perché i primi emigrano; e i secondi vendono le loro primizie ad un trentesimo del prezzo finale pagato dal consumatore ignaro al supermercato.

Quando negli anni '50 l'allora giovane scienziato archeologo Vincenzo Tusa riavviò gli scavi a Selinunte scoprendo un'immensità di tesori, la Regione Siciliana dormiva proprio come fa oggi.

E gli negò i finanziamenti.

Lui, invece di scorarsi e prendere la via dell'emigrazione intellettuale, andò da Ignazio Mormino che presiedeva il Banco di Sicilia. Se la Banca lo avesse finanziato lui le avrebbe ceduto in cambio una parte dei tesori come previsto dalla Legge allora vigente. Così lui portò a termine gli scavi; e il Banco di Sicilia oggi possiede un'immensa collezione di arte greca che da sola probabilmente vale più dell'intera banca oggi di proprietà romana e milanese.

Allo stesso modo, quando i nostri fratelli produttori di vino basati a Partinico chiesero alla banca il prestito necessario ad espandere le attività, questa gli negò il "fido"; loro non si persero d'animo, si rivolsero alla concorrenza -- una banca a capitale emiliano -- e questa li finanziò. Oggi, nonostante la crisi generalizzata degli ultimi anni, l'azienda fattura 6 milioni di euro, dà lavoro a decine di persone e protegge l'ambiente con l'agricoltura dei campi.

Entrambi questi successi, però hanno richiesto la capacità di organizzare il lavoro e le persone che lo conducono cooperando al servizio del fine dell'impresa. E dovre dovrebbero imparare il management i giovani ricercatori e i giovani imprenditori del turismo siciliani, quando fin da piccoli sono abituati a vedere le persone vivere e lavorare da sole?

Frazionismo e incapacità a lavorare insieme sono tratti essenziali della cultura siciliana che le avanguardie imprenditoriali che porteranno il cambiamento devono superare fin da subito. Se la libertà procede infatti dalla capacità di vendere al mondo i frutti del proprio lavoro, l'alternativa è quella descritta genialmente da von Hayek nel 1944: la schiavitù.

Se infatti l'unica nostra fonte di denaro diventa lo Stato, nelle sue articolazioni centrali e locali, cosa resta ai finanziati se non diventare servi dei finanziatori? Trovate subito un buon corso di marketing; frequentatelo e mettetene in atto gli insegnamenti. La libertà aspetta voi e i vostri collaboratori.

Buon anno.

Per saperne di più

 Il corso Vendere!. Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 9 gennaio 2008 da Il Quotidiano di Sicilia.


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