Terza Ondata di Mario Pagliaro, 9 gennaio, 2008:

Web e Ambiente

Da stamane alle 8, dunque, anche in Sicilia i datori di lavoro di pescatori e braccianti agricoli si uniscono ad altre centinaia di migliaia di persone connesse ai computer del Ministero degli Interni inoltrano le domande di ammissione nel nostro Paese dei lavoratori dei Paesi con i quali non abbiamo ancora firmato accordi.

Così, invece delle code in perfetto stile Terzo Mondo del marzo 2006, con i lavoratori extracomunitari in fila nel gelo della notte con coperte e thermos, di fronte agli uffici postali, ecco che il telelavoro cambia la vita delle persone

I computer hanno funzionato perfettamente; e i primi mesi del prossimo anno, tutti i lavoratori che hanno fatto domanda riceveranno direttamente via e-mail risposta alla loro richiesta.

Questo non cambia soltanto la qualità della vita delle persone. Ma cambia la natura del rapporto fra Pubblica amministrazione e cittadini; e promuove la tutela l’ambiente su scala globale. Il rapporto fra la PA e il cittadini diventa uno-ad-uno.

Niente più intermediari, che in questo modo perdono il loro potere che derivava da una semplice rendita di posizione.

E niente più tentazioni per i funzionari pubblici di stabilire relazioni preferenziali con alcuni di essi (ad esempio, la scorsa settimana la magistratura in Sicilia ha fatto arrestare 38 persone per furto alle casse della previdenza pubblica per invalidità inesistenti gestite da intermediari e funzionari infedeli).

L’ambiente, inoltre, viene liberato dall’impatto che avrebbe questa attività condotta in modo tradizionale. Solo in questo caso, si calcola che arriveranno oltre 700mila domande che equivalgono a oltre 10 milioni di fogli di carta risparmiati e a migliaia di litri di kerosene risparmiati nel mancato trasporto postale per via aerea.

L'amministrazione pubblica, poi, risparmia denaro due volte: ricevendo domande processate in modo corretto e completo fin dall’inizio (in quanto il software è programmato per accettare solo domande corrette e complete e aiuta l’utente a compilare le parti mancanti); ed evitando di intasare inutilmente gli spazi che sarebbero stati necessari a contenere l’enorme quantità di documenti che adesso arrivano smaterializzati attraverso la rete Internet.

Analogamente, il Laboratorio che mi onoro di dirigere al Cnr a Palermo può funzionare come in effetti fa solo grazie ad Internet. Senza la Rete non potremmo collaborare con ricercatori di 10 Paesi.

Se invece di scrivere e rivedere i nostri lavori scientifici in tempo reale al PC dovessimo utilizzare la carta e la posta come accadeva ancora pochi anni fa, impiegheremmo alcuni mesi per fare quello che facciamo in un pomeriggio solo per condurre una di queste collaborazioni.

Se avessimo dovuto spiegare in modo tradizionale (al telefono o inviando documenti) chi siamo e cosa facciamo ad ognuno dei ricercatori o degli imprenditori con i quali collaboriamo, non avremmo potuto conseguire che una piccola parte delle collaborazioni che ci consentono di lavorare.

Senza perdere tempo e lavoro, le persone vengono sul nostro sito web, si informano e poi eventualmente ci chiamano. Anche in Sicilia quindi, senza inquinare persone di tutto il mondo trovano sul web quello che gli serve; e attraverso il web conducono il lavoro in collaborazione.

E siccome il lavoro al tempo della società della conoscenza consiste quasi sempre nel creare e gestire informazione, vedete bene come il Web cambi il lavoro e la vita di tutti mentre tutela l’ambiente e libera le risorse che ci serviranno ad affrontare la crisi energetica in cui stiamo per entrare.

Per saperne di più

Il corso Getting things done (time management). Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 19 dicembre 2007 da Il Quotidiano di Sicilia.

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