Mario Pagliaro's Newsletter, 16 febbraio, 2011:

Carini fotovoltaica

Sommario:
L'illuminazione pubblica moderna si fa con i lampioni ad alimentazione fotovoltaica.

Il direttore di questo giornale da tempo sollecita i sindaci siciliani a smetterla di lamentarsi per il continuo calo dei trasferimenti statali e regionali, e ad attivarsi per eliminare le ingenti spese improduttive di cui sono pieni i loro bilanci per farne invece investimenti produttivi.

Fra queste c’è quella per il servizio di pubblica illuminazione realizzato prima comperando a prezzi esosi elettricità sull’oligopolio del mercato elettrico nazionale e poi sprecandola con tecnologie energivore e obsolete come le lampade a sodio o, ancora peggio, quelle a incandescenza.

Ma la necessità fa miracoli. Ecco quindi che l’enorme Comune di Carini, in provincia di Palermo, da due anni ormai fa uso di 45 lampioni ad alimentazione fotovoltaica per illuminare l’intera contrada di Piraineto.

Durante il giorno, l’energia solare si trasforma in preziosa elettricità che viene accumulata nelle batterie da dove sarà rilasciata durante la sera e per tutta la notte, alimentando le lampade senza alcun consumo di corrente attinta dalla rete elettrica.

Il ciclo si ripete giorno dopo giorno; di estate e di inverno. Nelle giornate nuvolose e in quelle limpide. Senza che ad oggi si sia registrato un singolo malfunzionamento. La sera, cioè, i lampioni si accendono e il Comune non sostiene alcun costo.

Le lampade a LED, infatti, durano 20 anni e la manutenzione, fatta una volta ogni 2, essenzialmente riguarda gli accumulatori. Che aspettano, gli altri sindaci dei comuni siciliani, a fare lo stesso?

Per saperne di più

Il Solar Master del Polo fotovoltaico della Sicilia. Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 dal Quotidiano di Sicilia nella rubrica "Terza Ondata".


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