Mario Pagliaro's Newsletter, 29 Ottobre, 2012:

Energia: Agire per l'efficienza o fallire

Sommario:
Il caso di due edifici pressoché identici, in Sicilia, ha molto da insegnare in tema di efficienza energetica.

La bolletta? 120mila euro

Pallone - viale del Fante (Palermo)I giornali hanno riportato la notizia, al solito, senza alcun commento.

Eppure, è una notizia clamorosa. Che spiega l'origine della crisi economica -- e del degrado ambientale -- degli Enti locali italiani, e in particolar modo, di quelli meridionali.

Il Comune di Palermo paga ogni anno 120mila euro di elettricità per un solo edificio, di circa 1000 mq, adiacente allo stadio comunale!

Noto come "il pallone", l'edificio è sede di 3 uffici comunali, che la nuova Amministrazione si appresta a trasferire ritenendo non più sostenibile una simile spesa.

Involucro e illuminazione scadenti

In pratica, la prolungata calura siciliana unita alla caratteristiche scadenti dell'involucro edilizio -- tipico di un edificio progettato e costruito senza alcun riguardo alle prestazioni energetiche -- richiede per 6 mesi l'uso dell'impianto di raffrescamento alimentato dall'elettricità.

In altre parole, l'involucro dell'edificio non oppone alcuna resistenza alla penetrazione del calore, a causa di uno sfasamento dell'onda termica di poco più di un'ora.

Al contrario, il tipico isolamento interno con un po' di polistirene (Eps) -- in perfetto stile costruttivo anni '80 -- fa sì che il calore penetrato all'interno non venga trasferito all'esterno. Il risultato è l'effetto serra: il calore entra e non esce.

E costringe i dipendenti del Comune al consumo monstre di energia per il raffrescamento visto sopra.

Infine, le sorgenti luminose obsolete ed energivore come le lampade alogene e i neon utilizzati all'interno della struttura, contribuiscono ulteriormente al carico termico che la struttura non è in grado di smaltire, facendo salire ancora i consumi.

Un Teatro solare

Tetto fotovoltaico - Teatro Crystal (Palermo)Eppure poco più in là, nel capolouogo siciliano, sorge un altro edificio di dimensioni e forma analoga, il Teatro Crystal.

Un teatro solare.

A differenza del "pallone" comunale, infatti, in questo caso l'impianto di raffrescamento da un paio d'anni è praticamente inutilizzato perché dalla fine del 2010 sul tetto del teatro insiste una guaina bianca multifunzionale sulla quale sono integrati numerosi moduli fotovoltaici in silicio amorfo.

La guaina è multifunzionale perché:
Per la precisione, i 54 moduli fotovoltaici flessibili applicati su guaina in Sintofoil RG forniscono una potenza "di picco" di 15,552 kW (chilowatt).

Che nel corso del primo anno di funzionamento, nonostante l'orientazione del tetto non ottimale (a Est e ad Ovest), hanno prodotto la bellezza di 23mila kWh (chilowattora); praticamente tutti o quasi immessi in rete durante il giorno e scambiati con quelli prelevati la sera quando il Teatro funziona.

In questo modo, fra autogenerazione di energia dal sole ed effetto termoisolante della guaina, il Teatro ha ridotto del 50% la bolletta (per non parlare dei ricchi incentivi monetari del Conto Energia, ad ognuno dei kWh prodotti dall'impianto).

Abbattere i consumi? E come si fa?...

Il motivo per il quale -- in una struttura pressoché identica -- il Comune di Palermo non ha invece ritenuto di ricorrere alla stessa soluzione è semplice.

Nessuno, all'interno dell'Amministrazione e al di fuori di essa -- nell'entourage dei tecnici vicini alla precedente Amministrazione -- conosceva l'esistenza di una simile soluzione tecnologica.

Né erano al corrente del fatto che è sufficiente installare un termocappotto interno -- ad esempio con splendidi pannelli in fibra di legno (fibra di legno, non legno!) -- per eliminare il trasferimento di calore dall'esterno all'interno della struttura; isolare acusticamente gli ambienti e abbattere i consumi per il raffrescamento, riducendoli a quelli per la sola illuminazione.

Sarà infine sufficiente sostituire tutti i corpi luminosi tradizionali con luci LED come quelle installate -- per restare in Sicilia -- dal Comune di Acireale nello splendido Palazzo di Città, per far passare la bolletta da 120mila a meno di 10mila euro.

Sono decine gli esempi di analoghe best-practices in Sicilia. Senza che, però, nessuno si sia curato finora di raccoglierle, valutarle e rendere disponibile la relativa conoscenza ai giovani laureati, agli imprenditori e agli amministratori politici siciliani.

Dunque, si tratta semplicemente di un problema culturale.

Ed ecco perché è necessario formare in Sicilia giovani consulenti energetici capaci poi di agire sul territorio da "evangelisti" dell'energia solare e dell'efficienza energetica.

Come quelli che il Polo Fotovoltaico della Sicilia si appresta a formare con il Master ClimAbita Sicilia.

Per saperne di più

Il  Master ClimAbita Sicilia (Palermo, Nov-Dic 2012).


Tutte le newsletter (list completa)
Sottoscrivi la newsletter