Mario
Pagliaro's Newsletter, 31 Gennaio 2013:
Come
fare realmente efficienza energetica
Sommario
Perché
è fondamentale
una formazione di alto livello e indipendente.
Il sito di Europa
pubblica il nostro articolo sull’edilizia green. Attento, uno
dei principali imprenditori
del solare italiani ci scrive:
"Sono
d'accordo con te in parte, il muro alla crescita della green economy in
edilizia non sono i costruttori ma i "progettisti" e la
politica.
"I progettisti per ignoranza e in talune occasione per superbia ed
egocentrismo; la politica perché non ha niente da mettere in
tasca trattandosi di economia distribuita , dimostrazione lo
è il Conto Energia termico, che predilige gli edifici
pubblici, dove è facile ricavare qualche entrata".
L’osservazione è corretta ed è
un’altra testimonianza dell’ormai dilagante
dispresso della classe politica italiana da parte degli italiani
stessi.
E tuttavia, è eccessivamente generosa con i costruttori. La
prova è che quando, ormai tre anni fa,
l’allora Decreto
incentivi del Ministero delle Attività Produttive per le
“case ad alta efficienza” rese
immediatamente disponibili
60 milioni di euro ai costruttori per pagargli l’edilizia ad
alta efficienza, furono richiesti solamente 20 milioni per stimolare la
vendita di 3180 alloggi.
Gli altri 40 milioni di euro sono rimasti nel cassetto, confluiti poi
in un fondo unico a beneficio di settori più frizzanti:
nautica, banda larga e due ruote.
Eppure i costruttori, tramite le varie associazioni, pagano consulenti
e lobbisti per perorare la causa dell’edilizia, e
identificare ogni altra possibilità di aumentare i
ricavi.
Inerzia manageriale
Si
trattava e si tratta, semplicemente, di inerzia manageriale.
‘Se ho fatto
così tanti soldi, costruendo sempre in questo modo e con
questi fornitori, perché adesso dovrei cambiare?’
L’unico
modo di fargli cambiare atteggiamento, dunque, è quello di
toccarli
negli interessi economici.
Facendo in modo che i clienti -- famiglie,
imprese e pubbliche amministrazioni -- comprino soltanto
edilizia ad alta
efficienza; lasciando invenduta quella energeticamente scadente che i
costruttori tradizionali continuano
a proporre.
Archistar. E colabrodi energetici
A
Legambiente erano sconcertati quando, durante
l’ultima campagna “Tutti
in Classe A” [PDF] hanno dovuto prendere atto che
pressoché tutte le archistar -- anch’esse tutte
vicine alla gauche
italiana -- progettano e fanno costruire colabrodi energetici.
Come mostrano chiaramente le termografie realizzate su edifici
costruiti a Milano e Alessandria da Fuksas, Krier e Gregotti.
E’
dunque la presenza sul mercato di immobili autenticamente
certificati
in classi premiali che può determinare il cambiamento verbalmente da tutti auspicato.
E’
andata così in Alto Adige dove la prima società
immobiliare -- che
all’inizio aveva snobbato Lantschner e CasaClima -- oggi non
costruisce
o ristruttura immobili che non siano certificati CasaClima.
Formare i Tecnici e le Maestranze
Quello
che allora occorre è formare
tecnici -- come
avviene con il Master
ClimAbita Sicilia -- e
mastranze capaci,
rispettivamente di progettare e costruire, edifici a basso consumo.
Ed
è esattamente quello che iniziarono a fare a Bolzano dieci
anni fa, quando
iniziarono l’avventura di CasaClima.
Gli ultimi
a frequentare i
corsi furono proprio i progettisti ed i tecnici
dell’edilizia. I
penultimi, i costruttori.
Mentre a riempire le aule all’inizio furono
gli albergatori
e i cittadini stanchi di pagare bollette di gas e gasolio sempre
più
care.
Certificazioni autentiche e semplici: Standard, Superior e Premium
Ed
ecco perché è così importante che la
certificazione
energetica degli immobili sia autentica e indipendente da progettisti e
costruttori. Perché se è falsa, come avviene in
quasi tutta Italia, i
primi a perdere fiducia saranno proprio gli acquirenti.
Inoltre, come intuì per primo Lantschner, la
certificazione deve
essere semplice da capire superando
la classificazione con le lettere
che crea confusione. ed è di difficile comprensione.
La Fondazione ClimAbita ha messo a punto la nuova generazione della
certificazione testando
il nuovo protocollo ClimAbita
in tre zone diverse d’Italia: Pescara, Bologna e Chienes
(vicino a
Brunico).
Il protocollo prevede tre
classi. Quella base, definita
Standard,
indica che l’edificio rispetta le normative nazionali con
consumi tra i 70 e i 30 kWh/mq anno; la classe Superior con consumi
tra i 30 e i 15 kWh/mq
anno;
mentre la Premium
ha
consumi uguali o inferiori ai 15 kWh/mq
anno:
l’equivalente di una casa
passiva.
Solo tre classi perchè il linguaggio deve
essere immediato, comprensibile e non deve generare equivoci.
Ed ecco perché è necessario che anche la
formazione
sia di alto livello
e indipendente da progettisti e
costruttori.
Come quella del Master
ClimAbita Sicilia o degli altri soggetti che in Italia hanno compreso che il risanamento
energetico degli edifici è il modo concreto di
uscire dalla crisi
economica e risanare l’ambiente.
Per saperne di più
Il Master
ClimAbita Sicilia di Polo Fotovoltaico della Sicilia e Fondazione ClimAbita.
Tutte le newsletter (lista
completa)
Sottoscrivi la newsletter