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Mario Pagliaro's Newsletter, 23 Giugno, 2010:
Sommario:
L'energia solare consente la mobilità di massa. E la Sicilia, ancora una volta, farà da pioniere.
L’energia elettrica è preziosa. Una volta generata, infatti, può essere convertita in forza motrice, luce e freddo in silenzio e con enorme versatilità.
Sprecarne il 70% come avviene nei campi fotovoltaici costruiti sui terreni è un’assurdità economica e un delitto ambientale. Al contrario, la corrente elettrica fotovoltaica generata sul tetto di un edificio è in bassa tensione: pronta ad essere usata dagli impianti domestici o aziendali, senza richiedere la trasformazione della tensione.
E’ perfetta, ad esempio, per ricaricare le pile delle automobili elettriche. La tecnologia è pronta e sta per essere commercializzata in Sicilia su vasta scala nell’ambito del progetto “Sunny Car in a Sunny Region”.
Le stazioni di rifornimento solari, la prima in costruzione sul tetto dell’aeroporto di Trapani, funzionano in modo semplice. L’automobilista vi entra, lascia la batteria scarica e gli viene installata quella che nel frattempo è stata caricata con la corrente solare.
Tempo dell’operazione: 5 minuti. Oltre 80 i km di autonomia garantiti dalla batteria con velocità dell’auto a trazione elettrica che possono superare i 100 km/h.
Funzionerà? Certo. Il prezzo economico del gasolio e della benzina non è più sostenibile economicamente dai bilanci di famiglie ed aziende. E quello ambientale, come mostrano le città soffocate, non è più sostenibile dai cittadini.
Con il crollo del prezzo dei nuovi moduli fotovoltaici, l’ultimo limite alla diffusione mondiale dell’autotrazione solare è solo il tempo di ricarica – quasi 8 ore – delle batterie tradizionali. Che devono quindi essere lasciate in sito.
Ma come spiega il nostro Nano-Age (Wiley, 2010), sono dietro l’angolo le batterie a nanotecnologia che si ricaricheranno in 5 minuti. E sarà proprio la Sicilia, l’isola del sole, a fare da pioniere alla fase due dell’energia solare. Quella per la mobilità di massa.