Nella
graduatoria
delle discipline (Tabella 1), la chimica è prima con un voto medio
pari a 0,79 (la scala dei voti va da 0 a 1), seguita dalla fisica (0,78) e
dall`ingegneria industriale e dell’informazione (0,72).
Tabella 1. Voto medio e
percentuale di prodotti eccellenti per ogni singola area (
la
scala dei voti per i prodotti va da 0 = limitato a 1 = eccellente).
Area
disciplinare |
Voto
medio |
% di prodotti eccellenti |
Scienze Matematiche e Informatiche 01 |
0,60
|
41,94
|
Scienze Fisiche 02
|
0,78
|
67,08 |
Scienze Chimiche 03
|
0,79
|
56,88 |
Scienze della Terra 04
|
0,56
|
34,74 |
Scienze Biologiche 05
|
0,61
|
40,06 |
Scienza Mediche 06
|
0,47
|
33,96 |
Scienze Agrarie e Veterinarie 07
|
0,59
|
42,93 |
Ingegneria Civile 08a
|
0,49
|
8,99 |
Architettura 08b
|
0,59
|
42,03 |
Ingegneria Industriale e dell’Informazione 09
|
0,72
|
53,82 |
Scienze dell’Antichità, Filologico-letterarie e
Storico-artistiche 10
|
0,66
|
23,42 |
Scienze Storiche, Filosofiche e Pedagogiche 11a
|
0,58
|
15,60 |
Scienze Psicologiche 11b
|
0,55
|
33,91 |
Scienze Giuridiche 12
|
0,50
|
10,44 |
Scienze Economiche e Statistiche 13
|
0,32
|
18,25 |
Scienze Sociali e Politiche 14
|
0,45
|
8,76 |
La più alta percentuale di studi
eccellenti in Italia è condotta e pubblicata dai fisici con il
67,08%, seguiti dai chimici con il 56,88%.
Meno del 9% degli studi italiani
di sociologia, politica e ingegneria civile può essere considerato
eccellente a livello internazionale.
Tre lavori su 10 dei medici e 4 dei biologi sono fra quelli eccellenti.
Fra le
grandi
Università (sono 32) ad eccellere è quella di
Padova
che arriva prima in 7 aree scientifiche fra le 14 prese in considerazione,
seguita da Milano Bicocca e Verona.
Chiudono la graduatoria
Catania,
Palermo e Messina.
Grandi Enti di ricerca
Fra i grandi
Enti
pubblici di ricerca (xls), l’Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia (Ingv, +22,24%) e Istituto nazionale di fisica
nucleare (Infn, +19,77%) registrano un netto miglioramento.
Arretrano invece l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf, -4,78%) e
il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr, -16,81%) che
fa
registrare voti medi superiori rispetto alla media di area solo nel
settore dell`ingegneria industriale e delle tecnologie dell`informazione.
A chi serve la valutazione?
La valutazione, in breve, serve a tutti.
Serve alle imprese che possono comprendere su quali centri di ricerca
investire; serve agli studenti e ai genitori che possono scegliere meglio
dove mandare a studiare i propri figli perché non può esistere istruzione
avanzata senza ricerca di alto livello.
Adesso per i
genitori è
sufficiente
andare
online sul sito dell`Anvur e capire subito dove si fa ricerca di
alto livello nella materia che interessa a loro figlia.
Ad esempio, vi interessa la chimica? Allora considerate Roma Tor Vergata,
Firenze, Bologna e Cosenza.
La valutazione serve a chi
dirige
le Università e gli Enti di ricerca.
Tanto più a quelli valutati negativamente che possono utilizzare i dati
per rinnovare i processi di reclutamento e promozione del personale
semplicemente dando un`occhiata ad una
Tabella
come quella che spiega con
un solo numero -- area per area
-- se il personale promosso o neoassunto sia sopra o sotto la media
italiana.
La valutazione serve ai
politici
e ai dirigenti ministeriali per capire su quali strutture investire.
Ovvero, per comprendere rapidamente in quali linee di ricerca si è ancora
competitivi, e quali invece concludere per evitare di disperdere ulteriori
risorse.
Infine, la valutazione serve ai
ricercatori
che comprendono meglio l`impatto del proprio lavoro, capendo dove
migliorare.
"Tutti in cattedra"
Intervistato da
Lo Stato nel
luglio del '98,
Federico Zeri fu
al solito lapidario:
«L'Università
italiana? E' un'associazione a delinquere.
Come la mafia. Ma a differenza della mafia, non funziona.
«In
tutto il mondo, salvo che in due o tre Paesi, il professore è a
contratto. Vince il posto, firma un contratto con lo Stato, che dura
tre o quattro anni, e alla fine può essere rinnovato su scrutinio
della facoltà e degli studenti.
«Questo impedisce che i professori
impartiscano una sola lezione
l'anno; che tutto sia in mano agli assistenti; che donnette molto
disponibili vadano in cattedra.
«In Italia, una volta che il
professore viene nominato, resta tale vita natural durante. E'
inevitabile che una istituzione del genere si corrompa.
Ci deve essere il diritto degli allievi e delle facoltà di dare un
parere sull'operato del professore.
«Perché le università tedesche o
americane vanno particolarmente bene?
«Perché c'è un continuo
ricambio e i docenti sono a contratto. Qui il professore
sembra un semidio".
Zeri, laureato in chimica e in agraria, è stato uno dei maggiori
storici dell'arte di ogni tempo. La sua opinione dei colleghi universitari
italiani non gli impedirà di lasciare proprio ad un`Università italiana
(Bologna) il suo patrimonio di fotografie, i suoi manoscritti, e la sua
splendida villa di Roma.
A disposizione di tutti, e in primo luogo degli studenti e dei ricercatori
italiani.
Dono di un
grande professore
italiano che invocava la valutazione periodica per tutti: docenti,
ricercatori e strutture.