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Mario Pagliaro's Newsletter, 16 Marzo 2011:
Sommario:
Offire gratis il collegamento ad Internet è strategico per amministratori e imprese sul territorio.
Offrire ai cittadini dei 390 Comuni siciliani la connessione ad Internet libera e gratuita è possibile, semplice, economico e altamente desiderabile da parte tanto dei cittadini -- molti dei quali pagano prezzi di connessione elevati o, semplicemente, non sono raggiunti dal servizio Adsl -- che dei milioni di turisti e visitatori della nostra splendida isola, tipicamente afflitti dalle tariffe di connessione senza fili ridicolmente elevate praticate dagli alberghi italiani.
Lo stanno facendo moltissimi Comuni, specialmente quelli piccoli non raggiunti dall'Adsl, usando le connessioni senza fili Wi-Fi. L’ultimo, a gennaio, è stato il Comune messinese di Nizza diSicilia . E stanno per farlo anche Terrasini e Pozzallo.
Poco prima lo avevano già fatto i Comuni di Villafrati, Marineo e Bolognetta che offrono a cittadini e visitatori dell’Unione dei Comuni la possibilità di collegarsi liberamente ad Internet nelle piazze, nelle biblioteche e nei centri aggregativi dei tre Comuni.
Analogo servizio offre l’amministrazione comunale di Vittoria che addirittura utilizza direttamente la tecnologia ad onde radio di banda larga WiMAX per offrire a tutti i cittadini e alle imprese i servizi in tutto il territorio, comprese le zone rurali. Attraverso l’installazione di nove hotspot Wi-Fi pubblici all’interno del centro storico e nella frazione marittima di Scoglitti cittadini e turisti potranno usufruire da 2 a 4 ore di navigazione gratuita giornaliera.
E’ sufficiente ritirare la password in Comune e tutti potranno avere accesso ad Internet evitando di stipulare contratti con le compagnie telefoniche, le vecchie “telco” assediate dai debiti soffocanti dovuti allo sboom della bolla Internet del 2000.
Oltre a garantire l’accesso ad Internet in tutti i punti del territorio raggiunti dal segnale, la copertura WiMAX e Wi-Fi abilita pressoché tutti i servizi dela Pubblica Amministrazione. Con pochi investimenti, mirati e progressivi nei software e nella gestione dei servizi -- ovvero nella formazione del personale -- i Comuni possono portare on-line i servizi come fece, per primo in Italia, il piccolo Comune calabrese di Soveria Mannelli guidato da Mario Caligiuri.
Ai cittadini basterà collegarsi gratuitamente al sito web del Comune con un qualsiasi pc munito di scheda wireless o un telefono cellulare abilitato al Wi-Fi (generalmente, con una sim italiana) per navigare gratis, scaricare certificati, pagare una multa o richiedere una concessione edilizia, abbattendo al contempo gli inutili spostamenti e il traffico di auto private in circolazione e il conseguente inquinamento atmosferico e acustico; lo stress, il fenomeno del parcheggio selvaggio ecc.
Internamente il Comune potrà realizzare on-line il monitoraggio ambientale, il controllo delle discariche abusive, portare le linee di telefonia su Internet e chiudere con le bollette telefoniche (VoIP) nonché gestire in modo nettamente più rapido ed efficace tutte le attività di emergenza di protezione civile quando pochi istanti possono fare la differenza fra la vita e la morte dei cittadini.
E ancora, assicurare maggiore sicurezza del territorio attraverso il telecontrollo delle aeree a rischio -- dai parchi alle aree agricole e industriali -- nonché monitorare in tempo reale la viabilità al fine di avere informazioni aggiornate per ridurre il traffico.
Se invece il Comune non è raggiunto dal segnale Adsl, per fornire internet senza fili il Comune utilizzerà una delle 3 aziende che in Sicilia offrono il nuovo servizio di connessione senza fili a banda larga WiMAX proprio nei territori ancora non coperti dal servizio Adsl.
Il Comune può decidere di pagare da sè il servizio, oppure finanziarlo con la pubblicità veicolando messaggi pubblicitari. E’ utile e intelligente coinvolgere i privati unendo le risorse. I commercianti di una via, gli enti associativi, e i comitati di quartiere, ad esempio, possono farsi carico congiuntamente della copertura dell'area circostante.
Le antenne del segnale WiMAX, invece, sono più grandi e generalmente vengono installate in campagna e nei pressi dei centri abitati non raggiunti dall’Adsl. In Sicilia sono 3 le aziende concessionare di frequenze (3,4-3,6 GHz) da parte del Ministero delle Telecomunicazioni in seguito all’aggiudicazione di un bando pubblico del 2008.
Il WiMAX scelto da Vittoria e da molti Comuni della provincia di Ragusa offre un vantaggio risolutivo alle comunità dell’entroterra siciliano dove ci sono casi nei quali persino la linea telefonica funziona male ed è soggetta a lunghi periodi di blackout.
Una volta installate le antenne, la rete WiMAX è immediatamente disponibile e mette la campagna di colpo alla pari con le città: internet veloce e telefonia gratis sul Web senza interruzioni.
Non si deve monitorare il traffico effettuato mediante la rete: le uniche informazioni necessarie sono quelle relative all'identità dell'internauta.
Il
segnale Wi-Fi non
fa male alla salute. Il segnale lavora alle stesse frequenze dei
cellulari di quarta generazione e dei
forni a microonde ma con potenze infinitesimalmente più
basse
(170-750
W contro 0,01 W, per intenderci). In breve, il segnale va infatti a 2.4
GHz, quindi la lunghezza d’onda è 12.5 cm. Il
campo
lontano dell’antenna, ad esempio a una distanza R pari
a 1 m
(fa sì che la potenza trasmessa Pt nei sistemi wi-fi non sia
superiore al centinaio di mW (milliwatt), i guadagni
d’antenna G
sono di 5-10 dB. In campo lontano la densità superficiale di
potenza S (in W/m^2) è:
S=(G*Pt) / (4*pi*R^2)
e con quei numeri esce fuori qualcosa dell’ordine dei
centesimi di W/m^2.
Siccome poi l’impedenza caratteristica dello spazio
libero
è Z0 = 377 ohm, il campo elettrico massimo sarà
di
E=sqrt(S*Z0)= circa 3 V/m, quando la normativa italiana (che
è
molto restrittiva) prevede 6 V/m massimi.
In Sicilia ad offrire la connessione wireless sono un paio di stabilimenti sulla splendida spiaggia di Catania così come in alcuni stabilimenti balneari di Selinunte. I bagnanti possono collegare ad internet il loro pc, l’iPad o il loro telefono smartphone per scaricare il loro quotidiano o la rivista preferita; sbrigare la propria corrispondenza, consultare le ultime notizie e guardare gli aggiornamenti del loro social network preferito.
I miei studenti, che come tutti i giovani amano vivere per strada, conoscono tutti gli hotspot della loro città dove involontariamente o volontariamente esistono connessioni Wi-Fi non protette da password cui collegano il loro iPod dotato di porta wireless.
Ma sono davvero troppo pochi. Bar, ristoranti, aeroporti, stazioni, alberghi, autonoleggi, autogrill, stazioni di rifornimento, stadi, campi da golf e centri sportivi: In breve, pressoché tutte le aziende dei servizi italiane (e siciliane) hanno l’opportunità strategica di promuovere la propria attività integrando il Wi-Fi nella propria offerta alla clientela contribuendo così a realizzare quella innovazione dell’offerta da anni invocata come cruciale da Giuseppe De Rita.
“In Italia, invece, ad inizio 2011, sono stati lanciati ambiziosi progetti volti a creare una rete wireless urbana sono stati lanciati a Roma e Firenze. Roma, grazie alla Provincia regionale, ha assunto il ruolo di pioniere in questo settore. E a gennaio, ha unito le proprie forze a quelle della Cna, l'associazione nazionale delle piccole e medie imprese, per creare una rete di connessione internet Wi-Fi in tutta la città”.
E’ prossima la nascita di Asso Wi-Fi che nel suo manifesto propone una pubblica amministrazione completamente digitalizzata entro il 2020, e la “rottamazione” dei cavi in rame per sostituirli con il Wi-Fi visto come infrastruttura prioritaria per il Paese.
I punti hotspot gratuiti crescono inesorabilmente settimana dopo settimana. Per conoscere (e segnalare) la presenza di hotspot gratuiti nelle città e nel territorio italiano, c’è Hotspots Wi-Fi Italia il sito che fa da motore di ricerca per sapere dove sono i più vicini punti di accesso Wi-Fi per la connessione internet gratuita e pubblica.
Quello che continua a mancare la cultura di Internet come volano per l'economia. La rete -- come insegna Livraghi -- non come tecnologia, ma come esperienza di comunicazione umana. Le istituzioni pubbliche locali possono accelerare il cambiamento di questo stato di arretratezza, dandoci l’accesso alla rete.
Sta poi alle persone, parafrasando ancora Giancarlo Livraghi, conservare la comprensione che le tecnologie possono essere molto utili. Ma la risorsa fondamentale è la capacità di comunicazione: la nostra umana capacità di ascoltare e di farci capire.
L’inviato da Wired in Sicilia ha scoperto che quando nel Comune di S. Cono, in provincia di Caltagirone, è arrivato il WiMAX i produttori locali dello squisito liquore al fico d'india di San Cono (un prodotto agroalimentare tradizionale siciliano riconosciuto da anni dal Ministero dell’Agricoltura) è riuscita ad accedere ad in banda larga Internet a costi contenuti e senza interruzioni. E oggi il suo liquore lo trovate nei wine-store americani e in molti grandi ristoranti di tutto il mondo.
La Sicilia è pronta ad ospitare migliaia di hotspot Wi-Fi pubblici e gratuiti installati tanto dai sindaci eletti direttamente dai loro concittadini, che dalle imprese aperte al futuro che capiscono che è da questi servizi altamente apprezzati dai giovani, dai visitatori e dai clienti che dipende la valorizzazione della loro offerta, e quindi gran parte del loro gradimento e successo sul mercato.
Non resta che agire. Subito!
Contattare il Dr Pagliaro.
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