«Nel mondo contemporaneo, e ancora di più
per l’Italia — ha detto Gabriele
Caramellino aprendo il suo intervento a Castronovo di Sicilia il
24 Giugno 2014 per la nona edizione del Seminario Marcello Carapezza — è
sempre più importante la triade Partire/ Imparare/ Tornare, ovvero uscire
dal proprio mondo di riferimento.
«Imparare molto durante l’esperienza all’estero.«E poi tornare in Italia
per innovare.«Più facile a dirsi che a farsi, dirà qualcuno, ma si tratta
di una strategia ormai necessaria per potere rimanere agganciati al ritmo
del mondo».
Caramellino, 34 anni, giornalista indipendente e blogger,
è il curatore di
Italo
Globali. Viaggio nell’Italia che vive al ritmo del mondo –
il libro edito da Lupetti all’inizio del 2014 che vede gli interventi di
27 autori, fra i quali Felice Limosani, Giulietta Fara, Bruno Pellegrini,
Andrea Granelli e Oliviero Toscani.
Ospiti del Sindaco di Castronovo di Sicilia, Francesco
Onorato, e dell’assessore Giorgio Piazza, ad attendere i relatori
nel belllissimo Palazzo Giandalia numerosi giovani del territorio al
confine fra le province di Palermo ed Agrigento.
«Sono 4 le grandi aree — ha continuato il curatore del libro — su cui
lavorare per il futuro: economia, istruzione, etica, territorio.
Italians
«La seconda cosa che ho potuto constatare andando spesso all’estero è che
all’estero ci percepiscono solamente come italiani.
«Conoscono Roma. Venezia. La Sicilia. Ma non sono interessati né conoscono
le differenze regionali.
«In altre parole siamo percepiti come Italians, per dirla con Beppe
Severgnini. Come un blocco unico.
«E come noi, vengono percepiti nostri prodotti. Che sono apprezzati
moltissimo come prodotti del Made in Italy.
Riprendere la via dello sviluppo
«Il mondo corre. Ed esiste una Italia che vive al ritmo del mondo: che gli
italiani devono conoscere.
«Ieri sera a cena parlavo con Mario. Che mi chiedeva dello storytelling:
il mestiere che a Firenze e da Firenze fa Felice Limosani.
«Mario mi ha detto che ha letto il pezzo di Felice in Italo Globali, e ne
ha capito il senso più profondo.
«Italo Globali serve a questo: a delineare una prospettiva più lucida sui
cambiamenti sociali, culturali, economici e tecnologici di questi anni
fermando su carta idee, pensieri e strategie con le quali riprendere la
via dello sviluppo.
«Il libro — continua Caramellino — raccoglie i contributi di quasi 30
italiani scelti fragiovani emergenti e professionisti affermati.
«C’è Massimiliano Magrini, che aprì la sede di Google in Italia; e Alberto
Abruzzese che fu mio professore in Università.
«Ho chiesto a loro e a tutti gli altri di scrivere da un punto di vista
personale che cosa veramente conti per entrare a far parte di questo
sviluppo che a me pare veramente richiedere una dimensione globale e
locale di cui si iniziava a parlare quando ero studente.
«C’è la trentenne siciliana Valentina Guarneri. Trapanese, studi a
Manchester, si è trasferita a Londra. Dove ha incontrato Rita Comi.
«Insieme hanno fondato Machas, l’agenzia che rappresenta decine di artisti
fra cui Becha: che ringrazio qui pubblicamente per averci concesso la
bella immagine usata nella copertina del libro.
«Mi capita di parlare spesso con Valentina. Che ama follemente la vostra,
e sua, regione.
«Valentina, che ama la Sicilia, mi dice spesso che l’eredità del gusto e
della bellezza che vengono dal territorio e dalla cultura italiana sono
tra i principali vantaggi competitivi offerti ai loro clienti.
Semplici. Ma non banali
«Ho 34 anni. E, come voi e come quasi tutti i nostri coetanei, non ho un
lavoro fisso.
«Vado in giro, anche per presentare questo libro come abbiamo fatto finora
a Londra, Roma, Bologna, Napoli e qui oggi.
«Mi chiedono e ci chiediamo cosa ci sia nel futuro di questi anni Dieci
del XXI secolo.
«Il coraggio di rischiare e la capacità di sacrificio, rispondo.
«Ma oltre a studiare e a lavorare duramente, se volete sapere un tratto
comune a tutti gli innovatori di successo che ho conosciuto con questo
libro, e in un decennio di lavoro dopo la laurea, il mio consiglio è
quello di essere semplici.
«Semplici, ma non banali.
«Coniugare una forma mentis aperta verso l’innovazione con la semplicità,
e dunque la possibilità di essere compresi dagli altri, è la condizione
veramente necessaria perché tornando dall’estero riuscirete ad avere
successo nel vostro territorio.
Una tecnologia amica della vita
«Infine, c’è la tecnologia e un tratto della sua evoluzione che mi pare
importante
«La tecnologia, cioè, diventa amica della vita. Ed ispirata dalla vita.
«Facendosi ispirare dal modo in cui leggiamo e interagiamo con la carta,
Jobs e i suoi ci hanno dato l’iPad e gli smartphone che gli hanno copiato
tutti e che oggi utilizziamo con due dita.
«Ed è proprio a questo amore per la vita da cui si faceva ispirare i
prodotti che io attribuisco il successo clamoroso di Jobs.
«Ecco: l’importanza di lavorare per alcuni anni all’estero, la semplicità
e l’amore per la vita sono i messaggi che vorrei lasciare in questa visita
alla stupenda Sicilia».
«Sul territorio. Per il territorio»
«Marcello Carapezza era il grande geochimico che 30 anni fa mise per la
prima volta la dinamite nella lava che stava per ricoprire Zafferana Etnea
— ha detto Mario Pagliaro aprendo il suo intervento.«Marcello scriva sui
giornali e partecipava continuamente ad incontri pubblici. Ad
AntonioCederna che sull’Espresso sosteneva l’esigenza che il vulcano
facess il suo corso ‘naturale, Marcello obiettò che non esiste ecologia
senza che abbia al centro l’uomo e le sue esigenze.«Questo è lo spirito
tanto di questo Seminario che dell’Istituto per l’energia solare del Cnr
alla cui fondazione lavoriamo da anni — ha continuato il coordinatore del
Polo Fotovoltaico della Sicilia.
«Perché serve portare l’innovazione sul territorio. Al servizio delle
persone e delle comunità. Come faceva Marcello.
Corpi intermedi
«Questa è Modica, in Sicilia. Il Comune ha appena fatto installare a costo
zero per il primo dei quattro Eco-point per la raccolta differenziata.
«L’azienda che offre gratuitamente il servizio si remunera talmente bene
con la vendita dei rifiuti differenziati che è in grado di retribuire i
cittadini che partecipano alla raccolta.
«L’assessore Piazza mi ha detto che Castronovo è gemellata con Modica. Ma
non lo sapeva. Mentre da anni Castronovo vorrebbe far partire la raccolta
differenziata e non lo fa perché non sa a chi conferire i rifiuti
differenziati.
«E questo accade perché sul territorio i corpi sociali intermedi come gli
Enti locali, le Università e i centri di ricerca non funzionano come
dovrebbero, ovvero al servizio del territorio e delle sue esigenze.
«Ma quando lo fanno, i risultati vanno al di là delle migliori
aspettative.
«Perché il territorio ha, letteralmente, ‘sete’ di innovazione positiva e,
se posso usare questo termine un po’ logoro, ‘socialmente utile’.
Tecnologie semplici. E sconosciute
«Questo è pannello solare ad aria interamente Made in Italy, ha detto
Pagliaro mostrando un pannello al pubblico.
«D’inverno è in grado, in Veneto, di portare l’aria a 50 gradi e
riscaldare una casa.
«In Sicilia i gradi saranno oltre 60. E’ una di quelle tecnologie semplici
di cui parlava Gabriele.
«Eppure, non lo conosce nessuno.
«Nel 2014, in Italia, non serve più continuare ad utilizzare carburante
per portare una casa o un ufficio a 20 gradi d’inverno e a 26 di estate.
«Utilizzando un po’ dell’enorme quantità di elettricità pulita che
l’Italia ormai produce dal sole e dal vento, siam in grado di soddisfare i
bisogni di fresco e calore degli edifici.
«Ecco ad esempio una casa siciliana che lo fa, ha continuato Pagliaro
mostrando una casa di Sciacca a consumo quasi zero.
«Questa invece è la discarica di Treviso. Ne hanno coperto alcuni ettari
con la nuova guaina fotovoltaica e adesso generano 1 milione e 200mila kWh
di elettricità pulita ogni anno; eliminando per sempre la formazione di
percolato e l’emissione di odori.
«Voi qui a Castronovo ne avete una da ricoprire proprio come quella di
Palermo.
Tecnologie per valorizzare il territorio
«Queste sono le luci LED — ha continuato Pagliaro, che sul tema ha appena
pubblicato un libro — che stanno soppiantando rapidamente tutte le altre
tipologie di lampade esistenti; incluse quelle di parte dell’impianto di
illuminazione pubblica qui a Castronovo.
«Cinque anni fa avevano un prezzo astronomico. Oggi le famiglie le
comprano negliipermercati e sul Web, abbattendo drasticamente la bolletta
elettrica.
«Ma i loro pregi vanno molto al di là del semplice risparmio. Con i LED
potetevalorizzare e ridonare il colore naturale agli ambienti: tanto agli
interni che agli spazi pubblici.
«E in un Paese che è un museo a cielo aperto, l’importanza di rifare
l’illuminazione cancellando le oscene luci arancioni al sodio che
deturpano tanto Roma quanto le isole minori, è una formidabile opportunità
di valorizzazione economica di un Paese che deve fare del turismo una
delle chiavi del suo nuovo sviluppo.
«Ma lei — ha concluso Pagliaro rivolgendosi ad una giovane ingegnere
neolaureata — ne ha mai sentito parlare nei corsi che ha appena finito di
frequentare all’Università?
«Ed ecco perché stiamo rinnovando l’offerta di innovazione e formazione:
riconnettendola alla vita e al territorio proprio nel senso della
dimensione ‘italo-globale’ che è alla base del libro che Gabriele ha
ideato con formidabile tempismo».
Italo-Globali
Testi di: Alice Avallone (fondatrice Nuok.it e digital strategist), Luca
Martera (regista cinetelevisivo e startupper), Dario D’Aprile
(imprenditore nel settore digitale ed esperto in servizi e applicazioni
per start up tecnologiche), Bruno Pellegrini (fondatore e amministratore
delegato TheBlogTV e Userfarm), Alessandro Ghigo (co-fondatore e direttore
creativo Combustion Interactive Communications), Marco Corsaro (fondatore
e managing director 77Agency), Rita Comi (co-fondatrice e managing
director Machas Creative Consultancy),Valentina Guarneri (co-fondatrice e
managing director Machas Creative Consultancy), Ambra Medda (co-fondatrice
e direttrice creativa Larcobaleno.com), Felice Limosani (art director
indipendente e digital storyteller), Lorenzo Marini (fondatore e
amministratore delegato Lorenzo Marini Group), Daniele Pittéri(fondatore e
presidente Mohma), Andrea Granelli (fondatore e presidente Kanso), Mario
Pagliaro (scienziato e ricercatore chimico Cnr di Palermo), Francesco
Carlà (fondatore e presidente FinanzaWorld), Massimiliano Magrini
(co-fondatore e managing partner United Ventures), Andrea Genovese
(business coach per start up e co-fondatore Roma StartUp), Paolo Ferrarini
(ricercatore senior Future Concept Lab ed esperto in comunicazione e
tendenze della moda), Giulietta Fara (fondatrice e direttrice artistica
Future Film Festival di Bologna ed ExpoPixel), Massimo Cotto (giornalista
musicale e assessore alla Cultura del Comune di Asti),Paolo Rosa
(co-fondatore di Studio Azzurro,1949 – 2013), Alberto Abruzzese (filosofo
e professore di Sociologia della comunicazione Università IULM di Milano),
Oliviero Toscani (fotografo e direttore Studio Toscani), Francesco Morace
(fondatore e presidente Future Concept Lab), Derrick de
Kerckhove(mediologo di fama internazionale e direttore scientifico rivista
Media Duemila).