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6-Giu-2017
- Condotto dal
direttore de La Nuova Ecologia
Enrico Fontana, si è
svolto
oggi a
Rimini al Green Social Economy Summit, presso
l'Auditorium del Teatro Galli, il talk show "Energia: Il patrimonio
delle
risorse rinnovabili e dello sviluppo coerente" fra il ricercatore del
Cnr Mario
Pagliaro (vai al min 38:00),
il direttore scientifico di
LifeGate, Simone Molteni, la
responsabile energia di Legambiente, Katiuscia
Eroe, il responsabile Europa e Nord Africa di Enel Green
Power, Carlo Pignoloni, e il
consigliere regionale dell'Emilia-Romagna Andrea Bertani. «Richiamandoci al recente studio del Cnr, abbiamo chiamato 'Emendamento Pagliaro' il nostro emendamento alla legge regionale dell'Emila Romagna che al 2050 ci porterà ad una sostanziale autonomia energetica basata sulle fonti rinnovabili di energia», ha detto fra l'latro Bertani riferendosi allo studio dei team di Francesco Meneguzzo e di Pagliaro secondo il quale al 2050 all'Italia serviranno 730 miliardi di kWh per alimentare con l'elettricità pulita anche l'intero settore dei trasporti e i fabbisogni di energia di fabbriche ed edifici. L'energia necessaria verrà prodotta facendo crescere di 16 volte l'attuale parco fotovoltaico e di 21 volte quello eolico, con oltre 120 miliardi di kWh che verranno dalla solarizzazione fotovoltaica del patrimonio edilizio esistente. «Venendo in treno -- ha detto Pagliaro -- ho visto che la gran parte delle case e delle fattorie qui in Emila Romagna ha il tetto in cotto. L'Italia ha inventato molti anni la tegola fotovoltaica. Tegole in autentico cotto che ai noti pregi e benefici di questo materiale naturale aggiungono anche la generazione di elettricitù pulita. Sono prodotte in Veneto, a pochi km da qui, e ne abbiamo parlato ancora martedì scorso alla Camera ad un convegno sulla cooperazione scientifica con Israele. «Da allora, i prezzi sono crollati e la produzione elettrica per tegola, raddoppiata. Ma -- ha proseguito il fondatore del Polo Solare siciliano -- non lo sa nessuno: né le famiglie, né gli amministratori. Il modo concreto con cui è stata frenata l'adozione della generazione distribuita nel nostro Paese è un mix fra estenuante burocrazia e mancanza di Linee guida e regolamenti edilizi che ne incoraggino l'adozione diffusa nei centri storici come in campagna. «E questo accade , ha concluso Pagliaro, perché in Italia, come dice il mio amico Giuseppe De Rita, economia e società si ignorano». «L'83% degli italiani -- ha ricordato Simone Molteni -- ritiene utile investire nelle energie rinnovabili. E il 26% si dichiara disponibile ad acquistare energia proveniente da fonti rinnovabili. Oggi le persone hanno la possibilità di scegliere la propria energia di casa garantendone la provenienza da impianti situati in Italia e da fonti rinnovabili, esclusivamente idroelettriche, fotovoltaiche ed eoliche, certificate dal sistema Garanzia d’origine rilasciato dal Gse». |
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