Newsletter di Mario Pagliaro, 2 settembre, 2005:

Classe 1947

Sommario:
La generazione di italiani nati intorno al 1947, divenuta classe dirigente, traduce in ogni settore della vita italiana pregi e limiti che per l'ultima volta saranno comuni.

Fra di loro ci sono i musicisiti che hanno fatto del rock musica classica; l'uomo che ha donato Internet al mondo (e dunque, se volete, anche questa column); e il geniale ex sindaco più votato d'Italia che trasformerà la sua città da capitale mondiale della mafia in un caso di buona amministrazione preso ad esempio nel mondo.

Sono gli uomini nati nel cruciale 1947 che ormai, ovunque, sono divenuti la nuova classe dirigente.

Sono coloro che avevano 20 anni nel 1968; e che, in Italia, ebbero come docenti a scuola e all'università la migliore generazione di professori mai esistita: quella formata dalle riforma di Giovanni Gentile (PDF), che con i rigori dei tempi venne conquistata al marxismo dalle altrettanto brillanti politiche dell'alter ego di Gentile: quel Palmiro Togliatti che al filosofo siciliano prenderà tutti i migliori allievi. 

Primum ego. E le idee, le imprese e le istituzioni divennero "taxi"

Per loro però, né il Partito comunista né la Democrazia cristiana -- i due Partiti che scontrandosi e insieme governando trasformeranno l'Italia da Paese di agricoltori semianalfabati nella ottava potenza economica mondiale -- sapranno essere molto oltre che dei veicoli della propria carriera.

Del rigore anche un po' noioso dei loro maestri non possiedono nulla: la rivoluzione del "vietato obbedire" degli anni '60 li toccherà tutti; ed oggi la mancanza di riferimenti culturali anche minimi, l'incapacità a lavorare in -- e a farsi parte di -- gruppo, tutti li accomuna nella mutevolezza e dal caos che generano lavorando.

Così c'è il tecnocrate economista allievo di Federico Caffè che -- completata la smobilitazione delle partecipazioni statali ai gruppo anglosassoni -- si ritrova, premiato, a Londra a dirigere gli uffici della banca che era stata sua cliente al ministero del Tesoro.

L'altro, ancora, formatosi a Pisa al marxismo più ortodosso diverrà stratega delle speculazioni finanziarie più in spregio ai marxisti: umiliato da un altro esperto stratega delle speculazioni finanziarie delle ex grandi famiglie italiane per "aver fatto di Palazzo Chigi l'unica merchant bank in cui non si parla l'inglese".

Oppure quell'altro, che dal campeggio a Marettimo degli anni '70 a ripensare Tolkien, è finito a ricevere editori e a farsi scrivere una legge mai più desiderata, addirittura, dalla tv commerciali in odio al pensiero della Destra insieme alla stampa fin dal suo primo manifestarsi. Oppure il suo capo, che dal dittatore razzista italiano, è passato a sostenere l'opportunità del voto agli immigrati e alle posizioni degli odiati radicali.

Quell'altro, ex geniale fiscalista valtellinese che, dopo avere tanto scritto sul "fisco criminogeno" vara in 3 anni al governo 10 condoni fiscali estesi a tutto: tasse, case, danno ambientale, circolazione delle automobili e persino quella del canone Tv.

E' il record nazionale: il "nuovo" che trionfa contro il "fisco criminogeno".

Come lui, il solerte ex capo sindacalista, divenuto sindaco, non smette di invocare "legge e ordine", ovvero nega severo gli aumenti al personale comunale che, pochi mesi prima, richiedeva molto maggiori a gran voce a governo e imprese accusati di avidità.

- "Capitalismo?

- "Capitalismo è una parola sorpassata", dice il finanziare milanese della telefonia al giornalista, pure amico, che lo guarda attonito.

E infatti, la manipolazione del linguaggio consegue a quella delle idee divenute da guida strumenti.

E' la trasformazione delle idee: da valori che guidano la vita e le scelte a strumenti da modificare in funzione del consenso degli altri che ci portano al potere politico ovvero, nel gestire l'impresa, al successo economico.

L'industria dell'auto perde 200 miliardi a trimestre e il titolo è passato da 40 a 5 Euro in 2 anni? Si tratta di un "netto miglioramento".

Una presenza effimera

Un loro coetaneo, che bene li comprende -- Galli della Loggia -- spiega come il '68 possa anche avere fallito nell'obiettivo della conquista del potere. Ma oggi nei giornali, in televisione e nelle agenzie pubblicitarie -- cioè al cuore del sistema di formazione delle opinioni -- al comando ci sono loro in tutta Italia: "E nel telefonino, caro Gad, tu hai come me il numero del ministro dell'Interno".

A differenza dei loro padri, che viaggiarono per non tornare più, la generazione del '47 conosce il mondo per avervi viaggiato e lavorato.

E accanto all'opportunismo che li consuma, è facile scorgere un bisogno quasi infantile di riconoscimento e considerazione.

Non c'è malizia, però, nel loro agire. Non approfondiscono. Il caos che hanno contribuito a creare li confonde ed è per loro ingestibile: e la loro presenza, come classe dirigente nazionale, passerà veloce con la stessa fretta che li domina.

Di loro resta un senso di qualcosa di prezioso che va recuperato; e che adesso andrebbe recuperato in modo fecondo.

Per saperne di più

Concetto Vecchio Vietato Obbedire (2005). Come comunicare l'impresa ad un pubblico fatto di individui in fuga dai valori della classe 1947? Se ne parla al corso di formazione manageriale La fine della pubblicità - Comunicare l'impresa oggi (27-28 settembre 2005).


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