Servizio alla società

Dal 1999, Mario Pagliaro cura una vasta attività di servizio alla società, incluse molte attività formative.

Disegni di legge


Nella XVIII legislatura, ha contribuito a scrivere il disegno di legge “Disposizioni in materia di sviluppo sociale ed economico nella transizione energetica e produttiva alla bioeconomia” presentato alla Camera dall’On.le Santi Cappellani (Ddl C.2180, presentato il 15 Ottobre 2019).

Nella XVII legislatura regionale, ha collaborato con l’On.le. Giampiero Trizzino alla redazione del disegno di legge “Misure per la promozione della generazione distribuita nel territorio della Regione Siciliana” (Assemblea regionale siciliana, XVII  Legislatura, Disegno di legge di iniziativa parlamentare n. 278, presentato il 12 Giugno 2018).

Formazione

Esperto in gestione della qualità, sostenibilità e nell'adozione del metodo manageriale del lean thinking, ha una prolungata esperienza come docente di gestione della qualità, nuove tecnologie dell’energia e sostenibilità. Ha insegnato, a più riprese, presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione presso le sedi di Caserta, Acireale e Reggio Calabria. Il suo testo sul lean banking è utilizzato come libro di testo ad importanti corsi di management, inclusa la Fondazione CUOA.

Nel 1999 ha fondato la Scuola di formazione manageriale nota come “Quality College del Cnr”, tenendo personalmente 14 edizioni di un corso sulla gestione integrata della qualità con cui ha formato nel capoluogo siciliano un centinaio fra manager, imprenditori, dirigenti della pubblica amministrazione e giovani laureati di tutta Italia. Ai corsi ha fatto intervenire a come co-relatori alcuni dei protagonisti italiani dell’imprenditoria, del management e dell’alta formazione come Francesco Giavazzi, Antonello Perricone, Igor Righetti, Antonio Tombolini, Leoluca Orlando, Romano Bonfiglioli e Alex Sorokin.

In collaborazione con il Prof. Giulio Deganello, fondatore dell’Istituto di chimica e tecnologia dei prodotti naturali del CNR a Palermo, ha quindi fatto reinvestire la quasi totalità dei proventi dei corsi del “Quality College” per acquistare nuovi strumenti, reagenti e materiale da laboratorio e sostenere le spese crescenti del suo Istituto a fronte di un continuo decremento  della dotazione ordinaria.

Nel 2008 ha co-fondato con il Prof. Leonardo Palmisano all’Università di Palermo il “Polo Solare della Sicilia”, iniziativa di ricerca e formazione congiunta nel campo dell’energia solare presentata nel Gennaio di quell’anno a Palazzo “Cutò di Aragona” a Bagheria. In collaborazione con il Gruppo Giovani di Confindustria Palermo dal 2009 al 2012, il Polo Solare ha organizzato e tenuto a Palermo i corsi del “Solar Master”, fra i primi corsi di formazione rivolti ai giovani e alle imprese nel campo delle tecnologie dell’energia solare. del Il primo corsista iscritto, nel 2009, proveniva da Bolzano

Divulgazione e cultura

In collaborazione con l’On. Antonio Palmieri dell’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione, ha curato l’organizzazione del convegno “Italia-Israele: Guidati dal futuro” svoltosi il 30 Maggio 2017 presso la Sala della Lupa di Montecitorio.

Il 4 Ottobre 2016, partecipando come relatore ad un seminario alla Camera, ha presentato i risultati dello studio “Italy 100% renewable: a suitable energy transition roadmap” sulla transizione energetica dell’Italia al 2050, poi ripreso e commentato da molte testate specializzate nel campo dell’energia.

Dal 2004 al 2017 ha curato l'organizzazione del Seminario "Marcello Carapezza" che nel 2011 si è tenuto alla Camera dei Deputati.

Hanno tenuto in Sicilia il Seminario relatori del livello di Giuseppe De Rita, Sebastiano Tusa, Francesco Giavazzi, Andrea Granelli e Jean-Marc Lévy Leblond.

Presidenza AMG Energia

Nel 2015 (da Settembre a Dicembre) è stato presidente di AMG Energia, la società per azioni partecipata interamente dal Comune di Palermo attiva nel campo della distribuzione del gas naturale, nella pubblica illuminazione e nei servizi energetici agli edifici comunali, incluse le scuole primarie e dell’infanzia, del capoluogo siciliano.

Molteplici le iniziative portate a termine in tre mesi di intenso lavoro. Fra esse, ha perorato insieme a Daniele Giliberti presidente della Onlus "Parco della Salute" presso la Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo l’installazione di 10 lampioni fotovoltaici da arredo urbano nel costruendo “Parco della Salute”, sul lungomare del Foro Italico di Palermo. La Soprintendenza, dopo alcuni mesi, ha concesso l’autorizzazione, ed oggi i dieci lampioni illuminano a costo zero e in piena sicurezza un parco ludico e sportivo frequentato anche da bambini e ragazzi affetti da disabilità.

Una fotografia dell’impianto in questione compare sulla copertina del numero di Marzo/Aprile 2017 di Wiley Interdisciplinary Reviews in Energy and Environment, illustrando l’articolo del suo team di ricerca “Solar street lighting: a key technology en route to sustainability”.

Lasciando la guida dell’azienda a Dicembre, le principali piazze di Palermo erano addobbate da numerosi abeti donati alla città dal Parco delle Madonie ed illuminati da AMG Energia con luci LED flessibili di colore bianco di luminosità (2mila lm/m) e qualità cromatica senza precedenti, riprese su un social network dal TG2 (un telegiornale della RAI) nella rubrica dedicata agli alberi di Natale più belli nelle piazze italiane.

Sul numero di luglio/agosto 2016 di Economia & Management ha spiegato nel suo articolo “Lo sviluppo sostenibile può contare sulle partecipate” perché a suo dire le aziende partecipate locali italiane svolgeranno un grande ruolo nella transizione energetica e produttiva dell’Italia allo sviluppo sostenibile.

Impegno per la bioeconomia e l'energia solare in Sicilia

Nominato nel 2019 dall’Assessore regionale pro tempore all’energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana, Alberto Pierobon, suo consulente (a titolo gratuito) nel campo dell’energia, ha collaborato ai lavori che hanno portato nel biennio 2020-21 alla stesura del nuovo Piano energetico e ambientale della Regione Siciliana (Pears) “Verso l’autonomia energetica” [PDF]. Ha contribuito, fra l'altro, a scriverne l'introduzione firmata dal Presidente della Regione e dall'Assessore che inizia così:

"Sono tre le linee guida adottate dalla Regione Siciliana nella nuova pianificazione energetico ambientale: partecipazione, tutela, e sviluppo.

Sviluppo perché l’espansione della generazione di energia dalle fonti di energia rinnovabili e dell’uso delle nuove tecnologie dell’energia, radicalmente più efficienti di quelle del passato, si traduce in concreti benefici economici per il
territorio sotto forma di nuova occupazione qualificata, e minor costo dell’energia.

Partecipazione perché un ventennio di sforzi portati avanti in tutto il mondo per la transizione energetica dalle fonti di energia fossili a quelle rinnovabili ci insegnano che le conseguenze sociali, economiche ed ambientali riguardano aspetti
essenziali della vita delle comunità sul territorio quali il lavoro, la qualità dell’aria e dell’acqua, le modalità di trasporto, e l’attrattività turistica ed economica dei territori dove maggiore è il ricorso alla generazione distribuita dell’energia da acqua,
sole, vento e terra.

Tutela perché le moderne tecnologie delle fonti di energia rinnovabili e le modalità della loro integrazione nel territorio e nell’ambiente costruito sono divenute pienamente compatibili con la tutela dell’ambiente, del paesaggio, e del patrimonio
storico-artistico che in Sicilia è il maggiore di quello già enorme del resto d’Italia. La Sicilia si doterà dunque di Linee guida all’avanguardia internazionale per l’integrazione architettonica e paesaggistica delle tecnologie delle fonti di energia
rinnovabile".
Ha fatto parte (a titolo gratuito) del Tavolo tecnico della Regione Siciliana per la partecipazione della Sicilia ad EXPO 2017 il cui tema, “Future Energy”, focalizza sulle energie rinnovabili e sulle nuove tecnologie dell’energia.

E’ fra i componenti del Comitato scientifico nazionale di Legambiente, la maggiore associazione ambientalista italiana. Nel 2015, ha coordinato il Tavolo tecnico che ha portato alla selezione delle imprese del Gruppo di acquisto solare di Legambiente Sicilia, grazie al quale chiunque in Sicilia può accedere all’acquisto di un impianto fotovoltaico o solare termico di qualità garantita e a basso costo.

Miglioramento della gestione dell'acqua e dei rifiuti in Sicilia

Nel campo della gestione dei rifiuti solidi urbani, è stato il primo in Sicilia a sostenere pubblicamente la necessità di solarizzare tutte le discariche esauste della Sicilia con la guaina fotovoltaica, a partire da quelle più grandi (Palermo, Lentini e Misterbianco).

Nel 2018 ha quindi pubblicato lo studio di riferimento internazionale nel settore, “Solar landfills: Economic, environmental and social benefits”.

In precedenza e dopo ha illustrato a più riprese pubblicamente i vantaggi e i benefici di ordine economico, ambientale e sanitario che la solarizzazione delle enormi discariche siciliane apporterà scrivendone su Repubblica Palermo (“La scommessa di un impianto solare sulla discarica di Bellolampo”, 25 Aprile 2013) e intervenendo al 1° Ecoforum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare organizzato da Legambiente Sicilia a Palermo il 28 Novembre 2017 (guarda l’intervista data in margine al suo intervento “Solarizzare tutte le discariche siciliane: una prospettiva concreta”).

Repubblica Palermo il 18 Giugno 2015 ha dedicato la prima pagina al suo editoriale “Piccoli esempi di come dai rifiuti nasce la ricchezza”.

Studiando concretamente studiando il caso della Lombardia nello studio “Waste-to-wealth: The economic reasons for replacing waste-to-energy with the circular economy of municipal solid waste” ha dimostrato come il raggiungimento di elevate percentuali di raccolta differenziata ormai diffuso in Italia (dove la legge impone che sia superiore al 65%, ma che in buona parte del Paese supera ormai il 75%) priva i termovalorizzatori del combustibile necessario al loro funzionamento, rendendoli antieconomici.

Con numerosi interventi pubblici a convegno e sulla stampa, in qualità di responsabile del Comitato tecnico-scientifico di Legambiente Sicilia, ha sostenuto le attività dell’Ufficio Speciale per il monitoraggio e l'attuazione delle azioni previste nelle ordinanze n.5/Rif del 7 giugno 2016 e n. 6/Rif del 30 giugno 2016 per l’incremento della raccolta differenziata presso i Comuni della Sicilia istituito dal Presidente pro tempore della Regione Siciliana nel 2016.

Quando l’Ufficio cesserà la sua attività nel Luglio 2018, la raccolta differenziata in Sicilia aveva già raggiunto il 31%. Nel 2022 la Sicilia ha superato per la prima volta la soglia del 50% di raccolta differenziata (53.34%). E nel 2023, la percentuale è ulteriormente cresciuta.

Il Dr. Pagliaro è stato fra i primi in Sicilia a suggerire l’utilizzo delle telecamere alimentate ad energia solare per la prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e la conseguente creazione di discariche abusive come fatto dall’Anas sulla SS 624 “Palermo-Sciacca” dove un sistema di telecamere alimentati da batterie ricaricate dai moduli fotovoltaici integrati su palo installate nel 2017 ha azzerato il fenomeno delle discariche abusive nelle piazzole di sosta.

Nel campo della gestione delle risorse idriche in Sicilia sono numerose le attività pubbliche finalizzate a suggerirne il miglioramento, e una migliore conoscenza da parte della popolazione residente.

Nel 2018, il Dr Pagliaro racconta su una testata giornalistica online molto letta in Sicilia la nascita della diga “Rosamarina” ad opera del governo di Rino Nicolosi e quella della diga “Arancio” a Sambuca di Sicilia. L’articolo, ancora accessibile online, ha decine di migliaia di lettori.

Poco prima, intervenendo alla giornata Stati generali dell’acqua organizzata il 22 Marzo 2018 dal Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni presso la sede della Presidenza della Regione in via Magliocco, aveva suggerito la necessità che famiglie e imprese, a partire da quelle agricole, in Sicilia ricorrano alla raccolta e al riuso dell’acqua piovana.

In un resoconto della giornata un’altra testata giornalistica online molto letta il gorno dopo scriveva:

Tra gli interventi più apprezzati c’è stato poi quello del ricercatore del CNR Mario Pagliaro.

«Voglio ricordare che la Sicilia ha 41 dighe in esercizio e due in costruzione – ha detto lo studioso -. Tutte insieme movimentano 1,13 miliardi di metri cubi d’acqua. Ma solo il 51 per cento di queste acque è gestito direttamente dalla regione. Eppure le tecnologie per impedire la dipendenza dagli invasi ci sono. Per esempio: noi in Sicilia i serbatoi li mettiamo sul tetto e invece all’estero li mettono a terra, per recuperare l’acqua piovana”.

Come espandere il concetto di generazione distribuita ricomprendendo nell’autoproduzione di energia dall’energia solare anche la raccolta e il riuso dell’acqua piovana, il suo team lo ha spiegato nell’articolo scientifico “Expanding the distributed generation concept: towards decentralized energy and water supply”.

Il 2 febbraio 2018 il Dr Pagliaro pubblica su Time Sicilia un articolo con le proposte concrete per migliorare concretamente la gestione delle risorse idriche in Sicilia e uscire definitivamente da situazioni periodiche di crisi. In sintesi le 4 soluzioni identificate:

- Completare le dighe in sospeso, collegando fra loro quelle che non lo sono.

- Riparare le condotte strategiche come il “Nuovo Scillato”.

- Recuperare le acque depurate che invece vengono buttate a mare.

- Solarizzare i bacini dei Consorzi di bonifica, sgravandoli dai costi delle bollette e diminuendo le perdite per l’evaporazione estiva.

Con il titolo “Dighe di Sicilia”, l’articolo compare su questo sito web.

In un altro articolo molto letto e commentato scritto in occasione dei vent’anni dalla scomparsa di Rino Nicolosi (“Rino Nicolosi, il politico siciliano che, a dispetto della lingua siciliana, guardava al futuro"), il Dr Pagliaro ha ricordato come l’allora Presidente della Regione Siciliana fu in grado di sbloccare e completare i lavori dell’ultima grande opera strategica realizzata in Sicilia, quella della diga “Rosamarina”.

Anche al fine di consentire un accumulo più efficace delle acque piovane, oltre che per dare alla popolazione residente un prezioso strumento informativo, il Dr Pagliaro ha sostenuto pubblicamente la creazione del Servizio meteorologico regionale (“Meteo Sicilia”) ad opera della Regione Siciliana, proponendo che nasca in parteneriato con il CNR come avvenuto con il LaMMA in Toscana.

Senza un Servizio meteorologico regionale di livello internazionale come quello della Toscana”, sottolineava Pagliaro intervistato nel 2018 da una testata giornalistica, “la Sicilia va incontro a gravi difficoltà perché ancor prima che l’economia, le previsioni errate od incomplete mettono a rischio la sicurezza e la salute di molti, specialmente in un territorio enorme come quello isolano dove la rete viaria versa in condizioni più simili a quella di un Paese in via di sviluppo, che ad una regione europea”.

Ricostituzione dell'IRI

A più riprese e in molti dibattiti pubblici il Dr Pagliaro ha sottolineato la necessità, in Sicilia e in Italia, di una nuova grande stagione della pianificazione pubblica e del ritorno dello Stato nell’economia come avvenne con la ricostruzione industriale negli anni ’30 prima, e ancor di più dall’inizio degli anni ’50 del ‘900.

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